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OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Agriturismo Fonte Vulci

Produzione Nostra – Vendita diretta – Olio Extravergine di Oliva 2023

Olio nuovo 2023! Effettuiamo spedizioni in tutta Italia

“Narra la leggenda che Zeus per scegliere quale divinità, tra Atena e Poseidone, dovesse dominare l’Attica, chiese ai due contendenti di partecipare ad una gara il cui vincitore sarebbe stato colui che avesse offerto il regalo più utile all’umanità. Poseidone fece sgorgare acqua marina dalla sacra roccia dell’Acropoli, grazie al suo tridente, quale simbolo del dominio sul mare di Atene, e un cavallo velocissimo, aiuto per l’uomo nel lavoro dei campi e nelle battaglie. Atena, invece, conficcò, nello stesso luogo, la sua asta nella terra creando un nuovo albero che avrebbe dato all’uomo frutti per nutrirsi, per abbellire la propria persona, per medicarsi, per scaldare e illuminare la casa. Atena vinse la gara, e, da allora, tutti gli alberi d’olivo furono considerati sacri, quali discendenti di quello piantato dalla dea..” 

 Carlo Casi – La cucina nel mondo antico

L’Olio d’oliva nell’antichità

G. Carlotta Cianferoni – Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana  (dal sito www.beniculturali.it)

L’olivo coltivato o domestico deriva dall’olivo selvatico o oleastro che cresce nei luoghi rupestri, isolato o in forma boschiva, e dai cui minuscoli frutti si trae un olio amaro il cui uso è, però, sempre stato limitato.

I Greci conoscevano diverse varietà di olivi selvatici cui davano nomi diversi, agrielaìa, kòtinos, phulìa; i Romani invece, le riunivano tutte sotto la denominazione oleaster, che è poi quella passata nel vocabolario botanico moderno.

La patria di origine dell’olivo va con ogni probabilità ricercata in Asia Minore: infatti, mentre in sanscrito non esiste la parola olivo e gli Assiri ed i Babilonesi, che evidentemente ignoravano questa pianta e i suoi frutti, usavano solo olio di sesamo, l’olivo era viceversa conosciuto da popoli semitici come gli Armeni e gli Egiziani.

Non solo, anche nei libri dell’Antico Testamento l’olivo e l’olio di oliva sono spesso nominati: basti pensare che la colomba dell’arca porta a Noè un ramo d’olivo colto sul monte Ararat, montagna dell’Armenia.

La trasformazione dell’oleaster in olivo domestico pare sia stata opera di popolazioni della Siria.  Molto presto l’uso di coltivare l’olivo passò dall’Asia minore alle isole dell’arcipelago, e quindi in Grecia: lo Schlieman riferisce di aver raccolto noccioli d’oliva sia negli scavi del palazzo di Tirino sia in quelli delle case e delle tombe di Micene e, nell’Odissea, troviamo scritto che Ulisse aveva intagliato il suo letto nuziale in un enorme tronco di olivo……..Leggi di più

L’olio di Canino – storia e curiosità

Ci troviamo a Canino, una piccola cittadina nella Maremma Laziale, denominata città dell’olio, da cui prende il nome la famosissima varietà d’olivo “il Canino”.

Il territorio è vocato all’olivicoltura fin dai tempi degli etruschi, come possiamo vedere da innumerevoli testimonianze ritrovate nell’antica città etrusca di Vulci, come i reperti di vasellame raffiguranti la raccolta delle olive. Ma l’antichità di questa tradizione è testimoniata anche dalle stesse piante di olivo secolari che sorgono maestose nella pianura tra Canino e Vulci o lungo gli argini del fiume Fiora dove si trovano oliveti antichissimi con piante secolari di una bellezza monumentale.

La varietà Caninese popola la Tuscia da tempo immemorabile. Pare infatti che gli Etruschi amassero coltivarla e godere dei suoi frutti.

Nel 1950 avviene la riforma fondiaria che espropria le terre del principe Torlonia e le distribuisce ai contadini. E’ stato un momento di grande importanza per lo sviluppo dell’olivicoltura nel territorio che ha marcato l’inizio del sentiero di successo della varietà Canino.  

Nel 1998 L’extravergine Canino ottiene la certificazione Dop. Secondo il disciplinare di produzione, l’olio è ottenuto dalla varietà di Canino in purezza o con cloni quali Leccino, Moraiolo, Pendolino e Frantoio.

Oggi la varietà più diffusa è proprio il canino grazie alle sue caratteristiche organolettiche uniche che donano a quest’ olio l’eccellente qualità rinomata in tutta Italia. Nel territorio ci sono oltre 11.000 ettari dedicati alla sua coltivazione. L’albero di canino si presenta maestoso, è una pianta vigorosa, di grandi dimensioni con una folta chioma; la sua rusticità gli ha permesso di adattarsi perfettamente alle particolari condizioni climatiche della zona caratterizzate da forti venti e temperature basse nell’inverno. Il territorio dedicato alla sua coltivazione arriva fino ai 500 metri s.l.m.

Il canino viene coltivato nei terreni di origine vulcanica, con presenza, lungo le valli del fiume Fiora, di terreni calcarei-silicei derivanti da rocce quaternarie e terreni alluvionali. Un altro dei suoi pregi è l’elevata resistenza alle malattie e ai parassiti. I frutti sono piccoli, di dimensioni tra 1 e 1,5 grammi, fortemente resistenti al distacco, verdi da acerbi con la maturazione raggiungono il colore tendente al nero.

Proprietà e benefici dell’olio extravergine di oliva

L’olio extra vergine d’oliva, o EVO, è stato da sempre utilizzato come cura, unguento e cosmetico; si tratta di un vero e proprio patrimonio di sostanze benefiche per la salute dell’epidermide che regala nuovo benessere a pelle, capelli e corpo: è emoliente, tonificante, protettivo e naturalmente ricco di vitamina E, che vanta una potente funzione antiossidante e protegge le membrane cellulari dai processi di ossidazione che causano invecchiamento.

Essendo ricco di acidi grassi monoinsaturi l’olio extravergine fa bene al cuore e alla salute cardiovascolare, aiuta nella riduzione dei livelli di colesterolo LDL (“cattivo”), senza modificare quelli del colesterolo HDL (“buono”).

Inoltre, il consumo di olio d’oliva è stato associato ad un minor rischio di artrite reumatoide, con conseguente miglioramento del benessere di ossa e articolazioni.

Olio Extravergine di Oliva

Monocultivar varietà Canino

L’Olio Extravergine di Canino è di qualità eccellente, si presenta di aspetto limpido con colore verde intenso con brillanti rilessi dorati. Sapore deciso, con aroma fruttato con retrogusto amarognolo e piccante, l’odore di frutto sano e fresco con toni di erbe aromatiche.

 

 

Formati disponibili:

Monocultivar Canino lattina da 5 L 2023 ……………. € 75

Monocultivar Canino bottiglia da 0,5 L 2023 ………..€ 14

 

Olio Extravergine di Oliva Selvatica

Olivastro – Olea europea oleaster

Raccolto sui pendii etruschi della valle del Fiora. 

Secondo il mito, sembra che l’olivastro, originario dell’Asia Minore, sia stato importato in Grecia da Ercole che ricavò la sua potente clava da un suo ramo. Ad Olimpia, in occasione dei  giochi istituti dal figlio di Zeus,  i vincitori delle gare venivano premiati con una corona di olivastro  i cui rametti dovevano essere tagliati soltanto con un falcetto d’oro. Fu probabilmente in Siria che dall’olivastro fu selezionato l’olivo domestico, successivamente diffuso in tutte le regioni mediterranee dai Fenici.

A Vulci (Canino) esistono ancora piante di olivastro che crescono spontanee sui pendii del fiume Fiora, dove un tempo sorgeva una delle dodecapoli etrusche, l’antica città di Vulci, dalle quali si estrae questo pregiatissimo ed unico olio che ricorda profumi e sapori di quello etrusco.

La raccolta avviene nei primi di ottobre, quando le olive sono ancora verdi ed è estremamente difficoltosa e lenta. Le olive selvatiche sono piccolissime e hanno la difficolta di distacco molto elevata. Per raggiungere gli alberi bisogna superare gli ostacoli naturali creati dalla vegetazione fitta, terreno scosceso e roccioso per cui bisogna procedere con la raccolta manuale. La resa delle olive selvatiche è considerevolmente bassa, si aggira intorno al 4 %.

Difficoltà e sforzi vengono ricompensati dall’eccellente qualità di questo prodotto, che racchiude in sé i gusti e profumi amplificati del meraviglioso Canino.

L’olio di oliva selvatica si presenta di aspetto limpido con colore verde intenso e brillanti riflessi dorati. Sapore amaro deciso, piccante spiccato e armonico, l’odore intenso e penetrante con toni di erbe aromatiche.

Le memorie tramandate di vecchi contadini ci raccontano che l’olio di olivo selvatico veniva molto apprezzato e ampiamente utilizzato, in quanto considerato il migliore, ma con avvento delle attrezzature meccanizzate per la raccolta delle olive venne progressivamente abbandonato e dimenticato.

La nostra azienda che coltiva da sempre grande passione e amore per le tradizioni antiche di questa terra, ricca di gusti e storia, ha voluto così riportare in vita questo pregiatissimo olio selvatico.

Formati disponibili:

Monocultivar Olio di Oliva Selvatica Bottiglia da 0,25 L 2022 ……………. € 24

Olio nuovo 2023! Effettuiamo spedizione in tutta Italia.  Per fare un ordine potete inviarci la richiesta via e-mail o cellulare (whatsapp) indicando i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, cellulare, il tipo di olio (Canino o Olivo selvatico), formato e quantità. Vi risponderemmo il prima possibile! 

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Resort Fonte Vulci –  Gallery “Le nostre raccolte di Olive”